PANDIM – Officina autorizzata MAN Truck & Bus Italia

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Impianto frenante Camion: regole per una corretta manutenzione

Manutenzione freni camion: perché è davvero importante

Il sistema frenante è il principale elemento di sicurezza attiva del veicolo che, in condizioni ottimali, assicura controllo, stabilità, efficienza e comfort al guidatore.

Lo scopo dei freni è quello di arrestare il mezzo nel minor tempo possibile e mantenere la forza frenante costante per tutto il periodo compreso. L’usura di alcune componenti, però, potrebbe comprometterne l’efficacia. Per questo fare una costante manutenzione del sistema frenante è fondamentale per la sicurezza propria e degli altri utenti della strada.

Impianto frenante camion: come funziona

L’impianto di frenatura è un insieme di più sistemi meccanici, elettronici e idraulici, che hanno la funzione di rallentare la marcia del veicolo e di arrestarlo entro determinati limiti di spazio, qualunque sia l’entità del carico e la velocità in atto.

Per i veicoli industriali esistono leggi vigenti che impongono la presenza di diversi i dispositivi frenanti per motivi di sicurezza attiva e preventiva.
Le tipologie di frenatura attualmente previste sono:

  • Frenatura di servizio: consente di ridurre la velocità di marcia del veicolo e di arrestarlo in modo rapido ed efficiente, quali che siano le condizioni di carico e la pendenza della strada. La sua azione si esplica contemporaneamente su tutte le ruote;
  • Frenatura di soccorso: consente di ridurre la velocità di marcia del veicolo e di arrestarlo in uno spazio di sicurezza, anche in presenza di guasto al sistema frenante. Va intesa come frenatura di servizio parziale che, grazie al doppio circuito, agisce comunque in uno dei due assi;
  • Frenatura di rallentamento tramite freno motore: è comandata da un pulsante indipendente che provoca l’annullamento della portata della pompa iniezione e la contemporanea chiusura della valvola a farfalla nel collettore di scarico. In queste condizioni il motore funziona come un compressore e, assorbendo lavoro, si oppone alla rotazione degli organi di trasmissione del motore. Allo stesso modo esso si oppone ad un aumento di velocità che il veicolo tende ad acquisire nelle discese;
  • Frenatura di stazionamento: consente di mantenere immobile il veicolo su una pendenza ascendente e discendente, anche in assenza del conducente. La forza che consente tale frenatura è di origine meccanica e generata dal cilindro a molla che agisce sulle ruote dell’asse posteriore. 

Ma vediamo come è composto un sistema frenante e quali sono le forze che entrano in gioco durante una frenata.

L’aderenza è il primo elemento alla base di una frenatura. Consente di trasferire alla strada la forza di trazione generata dal motore (o la forza frenante) mantenendo la rotazione del pneumatico. Si parla di aderenza longitudinale (che consente il movimento e la fermata del veicolo) e di aderenza trasversale (che consente il cambio di direzione in curva).

Sull’aderenza influiscono diversi fattori:

  • tipo di pavimentazione (asfalto liscio o ruvido, cemento);
  • battistrada e pressione di gonfiaggio dello pneumatico;
  • eventuale presenza di pioggia, sabbia, ghiaccio o neve interposto tra strada e gomma;
  • velocità (all’aumentare della velocità l’aderenza diminuisce).

Impianto frenante camion: tutti i dispositivi di frenatura

L’impianto frenante può essere di vari tipi:

  • idraulico: è il più reattivo ma si utilizza solo per autoveicoli fino a 3,5 tonnellate, in cui la forza frenante viene trasmessa tramite olio. Sui veicoli di peso superiore alle 3,5 tonnellate l’energia muscolare del conducente non è sufficiente a trasmettere un’adeguata forza di attivazione dei freni. Occorre quindi ricorrere a mezzi energetici ausiliari.
  • idropneumatico: funziona per il 90% ad aria e, nella parte finale ha un convertitore di forze. Utilizzato per i mezzi di grandi dimensioni, in cui la forza frenante viene trasmessa tramite aria compressa.
  • pneumatico: sistema a metà, in cui la forza frenante dell’aria viene trasferita all’olio, che agisce sugli elementi frenanti. A differenza del precedente, questo sistema non ha il convertitore ma un bielemento frenante come per esempio il freno a mano /una molla che in mancanza di aria si attiva per arrestare il veicolo.
  • elettropneumatico: è il sistema frenante di ultima generazione che agisce attraverso un comando meccanico in grado di inviare segnali elettrici agli organi freno che agiscono mediante aria compressa.

Assistenza alla frenata: dispositivi di sicurezza aggiuntivi

Parlando di sistemi frenanti dobbiamo necessariamente citare le soluzioni di ultimissima generazione che hanno permesso un significativo passo in avanti in termini di sicurezza. Si tratta di dispositivi elettronici di assistenza al conducente che hanno la capacità di intervenire durante la frenatura per evitare il bloccaggio delle ruote e facilitare l’arresto del veicolo in piena sicurezza.

Vediamoli insieme:

  • ABS: è il sistema di antibloccaggio delle ruote. Risulta molto utile su strade a basso coefficiente di aderenza, in presenza di ghiaccio, pioggia o fango, o in tutte le situazioni in cui si rischia di perdere il controllo del veicolo. Oltre ad impedire il bloccaggio delle ruote, riduce gli spazi di arresto e garantisce una buona manovrabilità anche in condizioni estreme. Inoltre ha dei vantaggi in termini economici perché diminuisce l’usura degli pneumatici e aumenta il valore commerciale dell’usato.
  • ASR: è il sistema antislittamento che agisce sulle ruote motrici garantendo la stabilità del veicolo su ogni fondo stradale alla partenza, in curva e in accelerazione.
  • EBS: è il sistema elettronico di frenatura controllata che integra le funzioni base di comando dei freni con i sistemai ABS e ASR, precedentemente descritti, in un unico sistema elettronico per un tempo di reazione nettamente ridotto e una frenatura perfetta anche in spazi molto ristretti.

Manutenzione freni camion: quando è bene farla

Consigliamo sempre di eseguire la manutenzione per Van ogni 20.000 km, mentre per Truck-Bus e Trailer ogni anno oppure ogni 100.000 km. Se percorri spesso tratte montuose o di mare, però, il tuo veicolo sarà soggetto a maggiore usura dovuta per esempio alla salsedine; in questo caso ti consigliamo di anticiparla.

Siamo dell’idea che l’autista sia il primo “medico” del suo mezzo per cui, al di là del conteggio dei chilometri, il vero consiglio è quello di essere sempre in all’erta e considerare con molta attenzione qualsiasi anomalia. I campanelli d’allarme che potrebbero indicarti la necessità di far controllare i freni sono:

  • accensione della spia dei freni sul cruscotto;
  • accensione della spia del liquido freni (più in generale è un indicatore di anomalie nell’impianto frenante che, talvolta, potrebbe tradursi nella necessità di cambiare le pastiglie);
  • frenate troppo lunghe;
  • rumorosità, vibrazioni e sfregamenti metallici in fase di frenata;
  • presenza di righe circolari profonde o incrinature sul disco freno;
  • alla presenza di segni di surriscaldamento;
  • pedale del freno troppo duro oppure troppo morbido;
  • cattivo odore proveniente dai freni;
  • liquido dei freni di colore scuro.

Riparazione impianto frenante camion: come funziona il servizio di PANDIM

L’officina PANDIM è un centro specializzato nella riparazione e manutenzione di freni nella provincia di Latina.Come officina autorizzata MAN Truck & Bus Italia siamo un punto di riferimento per le province di Latina, Frosinone, Caserta e Roma.

Il nostro servizio di controllo dei freni è composto da un vero e proprio checkup sull’intero impianto frenante. Impieghiamo generalmente 1 ora per un controllo totale sull’impianto, ma le tempistiche possono variare in base alla lavorazione da eseguire. per ridurre il fermo del tuo mezzo in officina ti chiediamo di prenotare il checkup in anticipo.

Puoi chiamarci telefonicamente allo 0771.531580 oppure contattarci direttamente compilando questo form

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